domenica 5 febbraio 2017

7. Con te sarà per sempre di Jessica Sonrensen // #ZIAM

!! ATTENZIONE !! Questo libro fa parte di una saga quindi non è il primo della serie, il quale si chiama "Con te sarà diverso", perciò prima di continuare la lettura, attenti agli spoiler!


Titolo - Con te sarà per sempre
Scrittrice - Jessica Sonrensen
C.E. (ita) - Newton Compton
P.D.V. - Doppio POV, prima persona
Genere - New Adult
Pagine - 325

Il terribile segreto che Kayden ha tenuto nascosto per anni è finalmente venuto a galla. Ora dovrà affrontare il processo, e soltanto Callie potrà aiutarlo a dimostrare la sua innocenza. Callie sa che è arrivato il momento di confessare tutto, anche se questo significa scontrarsi con le sue più grandi ossessioni e rivelare i dolorosi segreti del passato… La paura di rompere il silenzio la terrorizza, ma non quanto quella di perdere per sempre Kayden. Ora dovrà fare appello a tutto il suo coraggio e farsi avanti prima che sia troppo tardi. Prima che lui, per proteggerla, torni per sempre nel silenzio e nell’oscurità...

"«Callie», mormora dopo un lungo silenzio. Avvicino il viso al suo e gli bacio il petto. «Si». «Credo che le foglie siano tornate sull'albero»."
Avete presente questo tipo di frase? È la tipica frase che in un libro del genere mi fa esclamare un bel "Vaff*nc*lo". (Non so bene se questa brutta parola si censuri così, ma vabbé).
Non pensate in male, è in bene l'imprecazione, nel senso che è la tipica frase che fa alzare il voto ad un libro, ma in questo caso si è alzato solo di 0,25. Detto questo, le mie misere due stelline non verranno calcolate da nessuno in mezzo a tanti quartetti e quintetti ma il mio pensiero voglio esprimerlo lo stesso e se devo dirla tutta, volevo mettere 3 stelline dopo questa e altre frasi simili, ma mi son trattenuta per essere coerente con me stessa, dato che:
- non mi è piaciuta l'ultima pagina - dai ragazzi, è fondamentale quella -;
- tre quarti di libro mi hanno annoiato tantissimo; 
- non ho provato alcuna emozione durante la lettura se non nervosismo e fastidio per certe scelte dell'autrice che:
- non ho capito 
- non ho condiviso 
e che potete vedere nei vari 'reading status', btw spero di spiegarvi meglio la questione nella mia recensione. 
Il reale voto è 2,25 stelline e prima di fiondarmi su un altro New Adult, ci penserò ben due volte. 
Non vedevo l'ora di finirlo per levarmelo di torno (pochi libri leggo in un mese se ho un sacco di tempo a disposizione) e l'ultima pagina non ha collaborato al mio gradimento perché mi ha lasciato l'amaro in bocca, nel senso che si capisce che c'è un terzo seguito ma sembra che il finale sia stato mozzato: io lo avrei fatto finire con un "Ti amo" di Kayden come ultima frase o con quella che ho riportato sopra; in sostanza è un finale che non sta neanche in una via di mezzo tra "dopo di me c'è l'altro fratellino" e "io sono secondogenito di madre vedova" (citando il mio prof di Arte) oltre per proprio quello che c'è scritto. 
Forse i New Adult sono così o non sono fatti per me, ma questo libro mi è sembrato di una monotonia assurda. Inizia che Kayden è in una clinica di cura per problemi di autolesionismo e vuole Callie ma al tempo stesso non la vuole perché lei ha bisogno di uno migliore, manco fosse un serial killer. Ora perché uno è vittima di tentato omicidio e si taglia per sopperire al dolore interno, deve essere tagliato dalla società, via, almeno questo è il messaggio che mi è arrivato perché per l'intero libro non c'è altro che la stessa solfa: io direi «anzi affidati a lei tipo "miraggio di luce" no che prima la baci manco fossi un cammello in cerca di un'oasi e poi "dobbiamo essere solo amici" per questa ragione stupida». (Jessica, puzza di cliché, non è una cosa sexy "siamo solo amici"). Poi quando gli dice che si induce il vomito, in un primo momento lui è tipo "non può essere, lei è un angelo innocente" e dopo vuole fare a lei ciò che lui non vuole che lei gli faccia, un altro punto in cui Jessica non ha potuto nascondere un altro terribile cliché.
Si sa, i protagonisti dei New Adult hanno ognuno la propria problematica, spesso "molto forte" per così dire, ma qui rispetto al primo è resa ancora più angosciosa, superando addirittura la storia d'amore che diventa uno sfondo, questa è stata la mia impressione almeno. I dubbi iniziali di Kayden e Callie sul loro amore possono pure starci data la situazione finale del primo libro, e speravo tanto tanto che ingranasse, ma per tre quarti c'è Kayden che ama disperatamente Callie peró non puó stare con lei, a modo suo, e Callie che non riesce a fargli capire che invece sono fatti per stare insieme, in un tira e molla estenuante finché nel quarto finale cambia la situazione e non c'è un capitolo in cui non "si vogliono tanto bene" (in questo momento mi viene in mente il mio prof di Latino che ci spiega Amore e Psiche per spiegare cosa intendo), avrei preferito una cosa più soft: probabilmente, ripeto, è un New Adult in piena regola ma un tipo che non fa decisamente per me. Non so se capita a tutti, ma ci sono certi libri che dipende il periodo non vengono ben accettati o molto ben accettati, praticamente gli estremi opposti e temo che questo sia proprio uno di questi libri.
Fra le risoluzione degli 'inghippi' mi è piaciuta molto di più quella di Kayden perché Callie la liquida con molta leggerezza dopo due libri di tanto fumo: non poteva tenere i capelli sciolti, i vestiti, non poteva stare in mezzo alla gente, persino quando lo faceva con Kayden pensava sempre al suo dodicesimo compleanno e poi? "Sì mi hanno stuprata, no non dovete piangere perché non sono debole". Fine.
Per quanto riguarda lo stile, è anonimo, nel senso che non è caratteristico come quello di certe scrittrici ma è il classico stile New Adult (ora mi direte e cosa volevi di più se è un NA?), il linguaggio abbastanza adolescenziale e poco poetico (si rincorrono brutte parole, "prenderla", "entrare", "penetrare" e così via, credo mi sia spiegata bene) però se nel primo mi era piaciuto come aveva regolato i POV, questa volta no: molto spesso nel POV successivo riprendeva parte di quello precedente. Ora, capisco la necessità di descrivere le emozioni di entrambi nello stesso momento ma o lo fai per l'intero libro o li esprimi in altra maniera, meglio regolata, no a scatti, a volte si e altre no.
Invece, dal punto di vista dei personaggi, l'unico che ho realmente gradito è stato Seth e la sua divertente follia e se c'è un libro che vorrei continuare della serie, è proprio quello su lui e Greyson. 
Kayden mi ha ricordato un sacco Travis della McGuire - no, non è un complimento -, un po' una mammoletta. Mi piacciono i depressi nei libri però quei depressi che hanno una parvenza di virilità, quelli un po' tenebrosi, no i 'macho man' che si riducono in poltiglia: non bastano un paio di occhi verdi per dire "OH, AMMAZZA QUANTO SEI FIGO", per quello c'è già Gabriel Lightwood
Vi descrivo invece la Callie di questo libro con una citazione:
"Mi hai salvato da una vita di tortura e disprezzo per me stessa. Mi hai salvato dal mio passato e dal futuro doloroso e solitario cui mi ero condannata."
Ovvero, è la tipica eroina New Adult (e di nuovo mi direte "Che cosa pretendevi da un NA?") che vuole salvare il suo cavaliere ferito da tutti i mali del mondo al costo di ferirsi lei stessa basta che lui stia bene. E' un personaggio che descritto così mi piace, di cui scriverei io stessa, ma non mi ha ispirato nessuna simpatia qui. 
- Ora direte che sono pazza, e okay, potete pensarlo, anche solo per quante virgole e punteggiature inutili che non rispettano la sintassi, ma fanc*lo alla sintassi, ci sono nell'intera recensione. -
Di Luke, allo stesso modo di Seth (non di gradimento), è descritta la situazione "a spruzzo" per invogliare le persone a comprare i libri successivi e saperne di più. Lui e Seth sono, mhh, incompleti e solo in funzione dei due protagonisti. E' sia un bene che un male ragionandoci perché addensare tutte le storie in un solo libro non sarebbe nemmeno troppo gradevole.
Concludo col dire che al primo libro diedi cinque stelline, - quindi ero ansiosa di iniziare questo - ma ora che ci penso l'ho iniziato in una giornata particolare, in cui avevo bisogno di un riscatto, e questo libro aveva l'aria di chi si affida alle seconde possibilità, e lo finí in due giorni, confermando le speranze di quando vidi per la prima volta la copertina originale e ci sognai sopra e anche il titolo, "Le Coincidenze di Callie e Kayden"...siamo vittime delle coincidenze, e questo libro ha avuto la sfortunata coincidenza di capitare in un periodo in cui riesca a leggere solo la Clare, uno strano periodo letterario, iperattivo perché ho letto gli incipit di tante storie e non son riuscita a continuarne quasi nessuna...per qualche strana situazione astrale, le cinque stelline del primo libro, sono sprofondate a due. Due stelline che non metto mai. Provo un dolore proprio fisico a vedere questa mia reazione, così spietata, di fronte a una cosa che adoro, come i libri. Mi duole troppo la parte di anima letteraria. 
Vi lascio un'altra bella frase che mi ha colpito, la solita frase morale-voglio-insegnarti-quacosa da "vaff*nc*lo libro, perché le pillole di saggezza le conservi per la fine, è davvero sleale".
"Non tutti finiscono per intraprendere la stessa strada, anche se le condizioni iniziali sono le stesse, perché non tutti reagiscono alla stessa maniera."
In definitiva, è la mia recensione più lunga fino ad ora e mi dispiace sia di averla fatta in negativo e sia per i fan della serie (ero una di voi) a cui capiterà di leggerla, ma spero di essermi spiegata al meglio. 
Non me la sento nemmeno di consigliarlo o sconsigliarlo, magari piace a chi cerca una storia col classico figo insofferente e la classica sfigatella che diventa super-figa che scopre i piaceri del sesso, ma per quanto mi riguarda un re-reading è assolutamente e altamente improbabile. 
Per qualsiasi confronto di opinione sono apertissima al dialogo e potete scrivermi nei commenti!

 

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