giovedì 23 febbraio 2017

16. Ricordati di sognare di Rachel Van Dyken // #ZIAM

Titolo - Ricordati di sognare
Scrittrice - Rachel Van Dyken
C.E. (ita) - Editrice Nord
P.D.V. - Prima persona
Genere - New Adult
Pagine - 334

"Per due anni, è come se non avessi vissuto; ero persa in un baratro di dolore, da cui credevo non sarei più riemersa. Poi ho incontrato Wes Michels. Lui è il raggio di sole che ha squarciato le tenebre della mia esistenza, la luce che mi ha ridato la speranza e la forza di ricominciare. Mi sono affidata ciecamente a lui, anche quando tutti mi dicevano di non farlo: Wes è troppo ricco, troppo impegnato a diventare la nuova stella del football e, soprattutto, troppo corteggiato per rimanere fedele a una ragazza come me. Non sanno quanto si sbagliano. Non conoscono il suo cuore e sono all’oscuro del suo segreto. Su una cosa però avevano ragione: non avrei dovuto innamorarmi di lui. Ho paura che, se resterò ancora una volta sola, sprofonderò di nuovo nel baratro. Perché adesso so che ogni giorno passato con Wes potrebbe essere l’ultimo…" 

Letto, riletto, commentato e consigliato da legioni di fan in tutto il mondo, Ricordati di sognare è un romanzo struggente e carico di speranza. Perché quella fra Kiersten e Wes è una storia d’amore unica come ogni storia d’amore, e universale come solo le grandi storie d’amore sanno essere.



ATTENZIONE: Nella recensione sono presenti dei possibili spoiler per chi non ha letto ancora il libro, ed è meticoloso su questa cosa, dunque ne contrassegnerò l'inizio e la fine con delle scritte rosse.

Ho iniziato a leggere questo libro perché avevo visto OTTIME recensioni da utenti con cui di solito sono d'accordo, ma poi ho capito che se ho voglia di leggere un NA come piace a me, devo puntare solo su Colleen Hoover. 

Per il capitolo "ringraziamenti" potrei pure dare 10 stelline perché la causa per cui è stato pubblicato questo libro è nobile, ma non è un capitolo che fa parte della storia e quindi devo essere obiettiva e recensire solo lo sviluppo della trama. 

Parto dalla fine. 
INIZIO POSSIBILI SPOILER Il sunto finale è che i miracoli esistono, Dio esiste, le persone che sono morte ci proteggono soprattutto nei momenti più difficili e che tutto accade per una ragione, non sono solo coincidenze le situazioni della vita. 
Su un tema delicato come la malattia terminale, io non so ancora cosa pensare. Penso che...
Molti credenti pregano per darsi forza. 
Molti credenti pregano per chiedere la guarigione per loro o per i propri cari.
Poi c'è chi inizia a pregare per una delle due ragioni. 
O c'è chi si affida semplicemente alla scienza. 
Succede che la malattia magari passa. O molto spesso capita che non passa. Quindi...
Nel primo caso ringraziano Dio, nessuno pensa ai medici.
Nel secondo caso invece...
Molti continuano seguendo la loro via religiosa.
Molti incominciano a maledire, sia i medici che Dio. 
Ma nessuno di questi casi è dà condannare e togliere lo sfogo di speranza o disperazione in base ai casi, è davvero meschino perché NOI siamo umani, non divinità. 
E se Dio esiste, Dio lo sa. 
Arrivo al nocciolo. 
Secondo me una malattia può passare o no per ragioni che la scienza deve ancora scoprire, non è questo il principio dell'evoluzione? Il continuo miglioramento della specie.. 
Dio per me è tutt'altra cosa di questo, semplicemente perché non riesco a concepire perché alcuni sì e alcuni no. 
Sono insegnamenti, come dice Rachel? 
Non posso ammettere che alcune persone vengano sacrificate al posto di altre, nessuno dovrebbe essere sacrificato poichè la vita di ognuno, dei "migliori", dei "medi" e dei "peggiori" ha un valore, o non si sarebbe stati concepiti. Per me, la vita inizia ad avere un valore già quando due persone decidono di far nascere qualcuno. In qualsiasi maniera. 
Per me dunque, ciò che accade nella vita sono solo coincidenze. Perché succedono? Boh. Perché devo crederla così? 
Perché chi non pensa a riflettere, o perché non gli va o perché non vuole conoscere perché il risultato potrebbe fare del male, si rintana semplicemente nella figura di Dio con la scusa "è fede dunque è così e basta, o ci credi o non ci credi"; non tutto però è bianco e nero però, ci sono una miriade di sfumature e anche la "Fede" ha bisogno di crescere su basi solide, che non siano i miracoli ma il proprio cammino spirituale.
Forse siamo semplicemente pasto dell'evoluzione che ci scarta in base a circuiti biologici come pezzi di fabbrica. Questo pensiero mi fa sentire meglio rispetto alla concezione di natura matrigna di Leopardi, un autore che stimo comunque fortemente. 

Chi non crede in Dio, ovviamente non terrà conto di questo finale, ma se la trama fosse stata sviluppata meglio, molto meglio, credo che avrebbe almeno fatto "sognare" un pochino anche i più scettici ma forse...
magari io non ho capito il senso di ciò che intendeva RVD e sto solo vaneggiando. FINE POSSIBILI SPOILER

Il motivo per cui ho dato 3 stelline è stato il fatto che la storia non è basata tanto sulla tematica, non tanto sui personaggi che non hanno spessore psicologico ma sulla super-clichéata storia d'amore, con le solite contraddizioni perché l'autrice voleva scrivere un "libro" non un "libro pensato". 
A me, non ha insegnato NULLA. 
Questo probabilmente è basato sul fatto che ne ho letti abbastanza e questo è l'ennesimo fatto con lo stampino ma magari, a chi è alle prime armi, può anche piacere come a me piacevano certe trashate quando iniziai a leggere come hobby. 
È normale. Se non fosse istintuale questa crescita mentale la matematica, ad esempio, non sarebbe insegnata a partire dalle operazioni ma passando direttamente alle equazioni. 
Come con le persone, anche nei libri può capitare che si leggano quelli sbagliati, poiché i libri sono prodotti delle e dalle persone e non esseri al di sopra di noi...soprattutto di questi tempi in cui l'economia editoriale è alla mercé di quello che con probabilità vende di più pur non avendo valore. 

Tornando al libro, la cosa che ha determinato il rating in negativo e che non mi è piaciuta completamente, è stato che i protagonisti sono i più stereotipati di sempre, i più scontati all'ennesimo grado, con frasi scontatissime e parlano di loro solo le descrizioni FISICHE, come se il cervello, il cuore o particolarità di loro non contassero NULLA. ZERO. 
Sono due robottini. 
Weston è un quaterback (non sia mai che è l'ultima ruota del carro di una squadra), con diecimila addominali (non sia mai che abbia la pancia flaccida), super extra miliardario (non sia mai che si faccia il c*** per sostentarsi, lui o la sua famiglia), voluto dal mondo intero, pure le mucche lo vogliono fra poco, perché? beh, perché è figo ed è quanto basta per l'autrice...o per la protagonista.
Ricordiamoci però che stiamo parlando di un contemporaneo non di un fantasy, quindi a me non basta, per nulla!
Kiersten è timida, suora, prima di lui frigida ma che al primo incontro ha il coraggio di coinvolgersi parecchio fisicamente all'improvviso e nel giro di tre secondi, che viene da un posto sperduto di non si sa dove e che non ha mai vissuto la vita, MADDAI, ma che ovviamente è uno specchietto per le allodole per il protagonista perché "è innocente", è la sua "prima" giusto lei senza sapere perché. 
Anche il viceversa, anche lui è come miele per le api per lei, per i suoi addominali (di che colore li ha gli occhi questo ragazzo? boh).
Nel giro di tre mesi nasce una storia d'amore UNICA (ma questa unicità dov'è? cos'è? io non la vedo) per inerzia e per far continuare il libro. 
(Credo di essere stata anche molto buona col rating, ora che ci penso.)
Lisa, l'amica della protagonista (ovviamente doveva esserci), è la solita amica più superficiale di un pelo dell'epidermide che sa dare solo consigli a livello estetico e su come vivere in maniera "figa" perché è essenziale farsi ogni ragazzo che respiri e che sia un figo di quelli con diecimila addominali, come se contasse solo questo.
Il personaggio che potrebbe risultare il meno peggio è Gabe, il cugino dell'amica, togliendo ovviamente gli stereotipi del sesso, droga e tatuaggi (che poi non capisco perché un tatuato non potrebbe essere anche un modestissimo medico, non so, che non fa una vita sregolata) che non solo è di sostegno alla protagonista ma anche al protagonista. 

Oltre le frasi sulla vita della serie ""incoraggiamento" a cosa? boh!", che ormai è stereotipo che escano dalla bocca dell'omaccione e non della suora, messe lì giusto per dare un valore agli "insegnamenti" del libro ma che secondo me non hanno senno e sono abbastanza robotiche, la loro storia è basata sul fatto che devono stare insieme perché si piacciono fisicamente. Lui vuole farsela in continuazione, lei si offende perché non se la fa perché pensa che non gli piace abbastanza, ma lui in realtà non può per problemi personali (che non vi dico per spoilers) ma che comunque la fa innamorare come se non ci fosse un domani che "tanto poi le passa" ma "ha paura che le passa".
L'attrazione fisica è importante, ma anche l'attrazione mentale è essenziale e qua è praticamente nulla, la cosa peggiore che stiamo parlando di universitari. 
Tantissime frasi, di quelle stupide no le "incoraggianti", mi hanno fatto storcere il naso per la loro insulsaggine ma non ve le segnalo perché non ci tengo a ricordarle.
Ovviamente non poteva mancare la scontata "lista delle cose da fare prima di morire" che ovviamente da sola lei non può ma con un omaccione accanto, riesce.
Ormai lo stereotipo è una garanzia di vendita, chiamasi "intelletto facile", non sia mai che qualcuno rischia e sperimenta. 

Il punto di forza dei NA, confido (confidavo) fosse il fatto che affronta temi complessi senza la pretesa di un trattato scientifico, avvicinandosi ai "nuovi adulti" che come scopo è utile se non fosse continuamente abusato e magari usato meglio.
Magari i NA sono così, io dovrei togliere questo velo di Maya che mi pervade gli occhi che mi fa sperare in qualcosa di migliore, ma è tutta colpa di Colleen Hoover. 
(Non si è capito che io amo alla follia la Hoover? No, e forse non dovrei nominarla nella recensione di un'altra autrice ma per me è sempre un termine di paragone importante.)

La scena del penultimo capitolo è stata carina ma è stata buttata nell'immondizia dall'ultimo capitolo, determinante la recensione. 
INIZIO POSSIBILI SPOILER Avrei preferito la dichiarazione fosse stata più intima, lui si atteggia come se lui e la sua "storia d'amore" fossero i re del mondo, ma ai megalomani probabilmente piacciono queste cose, a me no. FINE POSSIBILI SPOILER
Ora, qual è il senso di aver continuato facendone una trilogia per parlare degli altri personaggi? Non poteva creare un unico libro coerente e ben costruito?
Spero di non scoprirlo così presto.

  

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