lunedì 29 maggio 2017

Confess // #VOGO n.2



A soli ventisei anni, Auburn Reed ha paura di aver perso ciò che aveva di più importante. Malgrado il dolore, le resta la voglia di lottare per rimettere sulla giusta strada un destino che sembra sfuggirle dalle mani, ma questa volta non dovrà esserci più spazio per errori e debolezze. Ma quando entra in uno studio d'arte di Los Angeles in cerca di un lavoro, non si aspetta di avere una profonda attrazione per l'enigmatico artista che lavora lì, Owen Gentry. A quanto pare, la vita le sta regalando un’altra occasione per lasciarsi andare e ascoltare il proprio cuore. Eppure c’è qualcosa che rischia di minacciare la ritrovata felicità, un segreto che Owen vorrebbe relegare nel proprio passato ma che torna prepotentemente a galla. Owen sa che l’unico modo per non perdere Auburn è condividere con lei ogni aspetto della sua vita, ma la verità, come le opere d’arte, si presta a interpretazioni contrastanti, e una confessione, talvolta, può essere più distruttiva di una menzogna…
Ok ok, sono irrimediabilmente in ritardo essendo una serie TV disponibile dai primi d'aprile, ma io non ho mai brillato per la puntualità dunque meglio tardi che mai no? 
Bene, se siete di questa filosofia e vi incuriosisce la storia, buona lettura!


|  R E C E N S I O N E  |
Come potete vedere dalla recensione che feci tempo fa del libro, che potete trovare riproposta qui, il primo pensiero che ho avuto appena finito di leggere il libro è stato "Owen", ed adesso direi che è successo più o meno lo stesso. Ryan Cooper fa la sua parte ovviamente, ma vabbé...torniamo seri.
Presente esclusivamente sulla piattaforma americana Go90, alla regia di Elissa Down "Confess" è tratto dall'omonimo e meraviglioso romanzo di Colleen Hoover.
Mette in scena la storia di Owen - interpretato da Ryan Cooper -, artista ispirato all'arte dalle confessioni che le persone gli lasciano nella buca della porta in cerca disperata di una nuova assistente e Auburn - resa da Katie LeClerc -, una single intricata in una battaglia legale per avere la custodia del proprio figlio, in cerca di un lavoro part-time per arrotondare le spese.
È proprio grazie a queste che avviene uno strano incontro: mentre Auburn cammina per strada, si imbatte magicamente nella porta dello studio di Owen su cui è appeso un cartello che implora che qualcuno si faccia avanti bussando alla porta. Riusciranno i due a condividerne la chiave?
Molti si chiedono se è sempre necessario che un libro si trasformi in una serie TV o in un film, insomma in un'opera multimediale, dato che il contrario non capita che succeda. A conversione avvenuta, molti continuano a osannare la versione cartacea dicendo che "un libro è sempre un libro" in una fazione e nell'altra, si appassionano semplicemente alla multimedialità, ignorando deliberatamente le pagine tacciandole anche come "vecchie".
Ora, se mi conoscete, sapete che io sono sempre nell'equilibrio del mezzo e sempre, oltre il cartaceo, tendo ad essere incuriosita dal multimediale: la mia idea di quest'ultimo è che è comunque più veloce e accessibile se si vuole ritornare sulla storia amata, quindi ben venga.
Se avete già letto la recensione del libro, avrete sicuramente capito quanto l'abbia adorato e quanto io ami i personaggi - soprattutto *tosse* Owen *tosse* - oltre Owen, quanto sia riuscita a entrare in empatia con Auburn e col suo coraggio forte e vivo come il colore dei suoi capelli. Quindi, non immaginate la mia faccia sorridente quando scoprì che sarebbero diventati personaggi di una serie TV: non ci stavo più nella pelle e dal 4 aprile in poi, girovagavo ovunque per cercare uno streaming. Prima di iniziare infatti, devo darvi una brutta notizia (eh vabbè poi solo belle) ovvero che essendo in una piattaforma americana, nel caso in cui volete vederla nitida in HD dovrete con un programmino veloce, nascondere l'ip e avviarvi semplicemente il sito; nel caso in cui siete nella listening inglese scrausi come me, dovrete accontentarvi dello streaming degradato.
Ma veniamo al dunque. La serie consta di 7 episodi che durano all'in circa una ventina di minuti - pochini pochi - ma sufficiente per farne un binge watching giornaliero in poche ore.
Rispetto al libro, trovo che i temi principali siamo stati trattati tutti, per il resto essendo reduce di un egregio new adult, è una bella storia d'amore dalle poche pretese.
Affronta diverse tematiche fra cui la più importante credo sia quella della battaglia legale che fa Auburn per riavere la custodia del figlio dopo che la suocera, se ne è appropriata preimpostandosi la figura della "buona samaritana" oltre che quella della violenza domestica.
Lascio scoprire a voi se con la costanza...e anche un tocco di furbizia che non guasta mai, Auburn riuscirà nel suo intento.
Owen a sua volta si dimostrerà dolcemente comprensivo e protettivo, motivo per cui molto spesso mi chiedo come mai ai libri non appartenga la vita reale [purtroppo] e alla vita reale, quella dei libri. Fortunatamente,
spesso possiamo avere il meglio dei due mondi

Questa recensione finisce qui e non posso che augurarvi buon Owen, ehm, BUONA VISIONE!

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