giovedì 4 maggio 2017

21. Tredici di Jay Asher // #ZIAM

Titolo - Tredici
Scrittore - Jay Asher
C.E. (ita) - Mondadori
P.D.V. - Doppio POV, prima persona
Genere - Contemporaneo
Pagine - 229


«Non puoi bloccare il futuro. Non puoi riavvolgere il passato. L'unico modo per scoprire la verità...è premere play.»

"Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori... Ve lo prometto." Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene ad Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è sconvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri. Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall'altro, il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte. Per tutta la notte, quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un drammatico effetto valanga, la scelta di privarsene. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltati, sconvolgeranno per sempre le loro esistenze.


« Una pioggia di emozioni mi allaga. Dolore e rabbia. Tristezza e pietà. Ma cosa ancora più sorprendente, un senso di speranza. Continuo a camminare. » 
è esattamente ciò che ho provato sia quando ho finito la serie TV (che da ora chiamerò semplicemente "serie" per comodità), e sia quando ho finito il libro; infatti, come si può vedere dagli status updated sul mio Goodreads - nonostante prima avessi conosciuto il libro - prima di leggerlo, avevo già visto la serie. Questo è il motivo per cui dovrò inevitabilmente suddividere questa recensione in due parti: valuterò la storia sia com'è esposta nel libro, da "assolo" e sia, com'è ne è stata concepita la serie rispetto a. 
Comunque, come "assolo" e rigorosamente prima di aver letto il libro, la serie l'ho già recensita in questo blog e se volete, potete dare un'occhiata cliccando qui.
So quale frase state impazientemente aspettando che io dica, se ho preferito la serie o il libro così da facilitarvi la scelta, ma mi dispiace deludervi dicendo che è una risposta che non posso assolutamente darvi dato che non esiste! Nella loro inevitabile diversità a causa del diverso registro narrativo, ho semplicemente adorato entrambe allo stesso modo e ognuna nelle proprie particolarità.
Credo che quando leggerete questa recensione, si sarà già parlato ovunque della trama - come già si fa se fate un piccolo giro fra i social - ed è quasi impossibile non conoscerla, ma se siete qui da profani vi faccio un piccolo riassunto, facendomi prestare dalla protagonista anche delle citazioni: Tredici - in patria "13 Reasons Why" - parla di tredici episodi della vita di Hannah Baker, in particolar modo dei tredici motivi per i quali la sua vita è finita. Da però lo spirito lungimirante, prima del suicidio decide di registrare su delle audiocassette un piccolo racconto a capitoli - tante quante sono le ragioni - lasciando anche delle istruzioni, rivolte a chi capiterà di trovare queste cassette fra le proprie mani: ascoltare e passare le cassette alla persona successiva sulla lista da lei lasciata.
Nel momento in cui il lettore entra in contatto con la storia, queste cassette sono nelle mani di Clay, grazie al quale possiamo leggere - e ascoltare - come Hannah ha articolato questo suo piano, con l'aiuto di Tony che fa da custode (scusate, in qualche modo dovevo citarlo).
Personalmente, per vivere al meglio il mood di Clay, e senza dubbio facilitata dalla precedente conoscenza della storia, ho divorato il libro dal pomeriggio alla notte, che corrisponde più o meno al tempo della narrazione in cui lo stesso Clay, ha trangugiato le cassette. Il motivo essenziale era che non vedevo l'ora di riassaporare la storia, per farmi coccolare dall'affetto che provo per Clay e per gli altri personaggi. 
Rispetto alla serie, il libro è più ristretto e intimo infatti il lettore, ha meglio modo di instaurare un rapporto inclusivo con Clay dato che, oltre alla voce di Hannah, è l'unico che più si muove nel racconto. Siamo messi di fronte a due monologhi a sé stanti, quello di Hannah dalle cuffie e quello di Clay, fra le pagine...ma che però si intrecciano in un inevitabile dialogo separato meccanicamente ma non emotivamente, dal tempo.
Essendo le modalità narrative necessariamente diverse - nella serie si prediligono le azioni invece nel libro le riflessioni - in quest'ultimo, risaltano maggiormente le emozioni e i sentimenti provati sia da Clay che da Hannah, i quali attori - rispettivamente Dylan e Katherine - hanno però comunque saputo egregiamente rappresentare, enfatizzandole nel giusto massimo. 
Arrivo dunque a parlare prettamente delle differenze con la serie le quali, anche se si perde un po' di intimità a causa della dilatazione del tempo e dello spazio, un pregio in più è stato quello di aver potuto così allargare, le interazioni fra i personaggi in modo tale che si è potuto empatizzare anche con gli altri undici coinvolti. 
Il finale nella serie è stato diverso, abbiamo un Clay in un certo senso più "maturo", il quale è riuscito a dare un senso alle parole di Hannah, facendo così in modo che il suo gesto non fosse stato vano.
Capitemi, non è una storia che parla semplicemente di suicidio...certo, è l'argomento principale ma non è un evento teso gratuitamente per "abbellire" e dare un'effetto alla trama
È esattamente quel tipo di libro di cui avevo bisogno, ma che non sapevo fosse proprio questo quello di cui avevo bisogno.
Ve lo affido, come Hannah ha affidato le sue registrazioni, sperando che possiate farne buon uso così da capire la vera questione che ha costretto Hannah a compiere il gesto, non soffermandovi su di esso, ma andando oltre. 
Ma mi fermo qui con la codesta, non voglio che siate sazi dalla mia recensione, perché il mio intento è quello di monito per invogliarvi a vedere sia la serie che leggere il libro - non necessariamente in quest'ordine - augurandomi che vi possa far riflettere, come ha fatto riflettere me.


    

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