mercoledì 5 aprile 2017

Cosa vuol dire "orgoglio curvy"?

Nonostante esista anche lo thinshaming, non è ai livelli del fatshaming, ciò non significa che sia meno importante - o che uno dei due sia più importante dell'altro, - solo che il primo è molto più facile del secondo da combattere o non sarebbero esistiti i "disturbi dell'alimentazione".
Ma veniamo al dunque, cosa significa curvy? È una sorta di via di mezzo? È solo un modo per la body positive per promuovere l'obesità?
Prima di continuare a leggere, se sapete solo "per sentito dire" cosa sia la "body positivity" e non l'avete ancora approfondita per conto vostro e bene, vi consiglio di cliccare qui in cui c'è un piccolissimo specchietto.

Cliccato o non cliccato, se siete tornati in questo post oppure non lo avete mai lasciato, inizio col chiarirvi ciò di cui voglio parlarvi.
Come sapete - se sapete - sono appassionata alle tematiche che affrontano argomenti come la percezione del proprio corpo, fra cui appunto la "body positivity"; motivo per cui, non di rado mi capita di girare su Internet ed entrare in contatto con le "colleghe" che portano avanti questa battaglia.
Ad un certo punto però purtroppo, ho dovuto smentire una ragazza il cui tema principale è la "grassofobia", - se non sapete di cosa parlo, vi rimando qui. - Questo è successo perché mentre navigavo fra i suoi post, mi sono imbattuta in una frase un poco spiacevole:
"L'anoressia è sempre un disturbo mentale, ma l'obesità no. Non correlate i due."
Mi verrebbe da dire dunque, che capisco perfettamente chi si ritrova a storcere il naso quando si parla di "body positivity" o di "orgoglio curvy", ma ciò non significa che siano nel giusto sia queste persone che quelle che dicono la frase che vi ho riportato sopra: entrambe le fazioni sono cose di non voglio far parte, motivo per cui voglio farvi riflettere su cosa bisogna pensare prima di parlare, - sia che uno stia da una parte che sia che uno stia dall'altra.

Dire che l'obesità non è di per sé un disturbo alimentare come lo è l'anoressia, ma è semplicemente una taglia è errato perché, semplice: per la psicologia SONO ENTRAMBI "DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE", poiché sono patologie che sviluppatesi nella mente si manifestano nel corpo, motivo per cui i comuni che non hanno conoscenze mediche, possono saltare a conclusioni visive molto affrettate. Non a caso, molti scambiano la parola "magro" sostituendola con "anoressico" e "grasso" con obeso, il che è errato perché ripeto, se "magro" e "grasso" sono delle conformazioni fisiche, "anoressia" e "obesità" sono due malattie.
L'unico caso in cui può esserci un "misunderstanding" è quando il termine "obesità" è usato da dietologi e definisce una "taglia", è il caso della scala del "IMC", con cui si definisce "un'eccessivo accumulo di grasso", che come nel caso del "sottopeso" (come può succedere nei casi di anoressia) - c'è sempre un ritorno di termini - alla lunga, può portare ripercussioni sullo stato dell'organismo della persona.
Ovviamente, da questo punto di vista non bisogna fare l'errore di cadere dall'altra parte del dirupo: lo stato fisico di una persona non determina l'avere o meno un disturbo mentale, poiché ci sono più fattori organici che influiscono negli stati fisici del corpo.

Piuttosto, lo scopo della body positivity, mi piace italianizzarla in "positività verso il corpo" per un corpo positivo, si occupa di altro, rispetto a quello di cui parla di medicina - semplicemente perché sono ambiti diversi, - si occupa di insegnare a RISPETTARE le persone, nella loro umanità, nelle loro "varie forme" perché poi, se sono in presenza di un disturbo, che sia fisico o mentale, sono fattori personali in cui nessuno al di fuori di loro e di un medico, deve entrare a mettere la propria bocca.
Di base, dire in una chiacchierata da bar ad una persona con l'anoressia o con l'obesità che "conduce uno stile di vita poco sano", è come dire ad un fiume di non scorrere più: completamente inutile.
E anche controproducente dato che, uno dei fattori che fa guarire una persona che si trova in queste circostanze è proprio "l'accettazione" della propria situazione - cosa che le frasette non fanno - affinché si possa conoscerla quindi affrontarla, per superarla e guarire: il tutto ovviamente può essere fatto da un corpo medico specializzato, no dal primo amico che si trova per strada. Le parole magiche non esistono.
Il punto dell' "accettazione" della propria condizione quindi, in questo caso fisica, è proprio ciò che la body positive vuole promuovere. Secondo me infatti, essere "body positive" ed essere parte della "bopo culture" nella "bopo community", vuol dire trasmettere l'idea che ognuno sia degno di rispetto qualunque forma questo abbia e credere, significa credere nella bellezza anche della propria conformazione corporea, qualunque essa sia. Prendersi cura del proprio corpo sì, ma soprattutto della propria mente.
Bisogna scindere i concetti di "dieta" come "ordine del fabbisogno alimentare giornaliero", "dieta" come cura di una malattia (fra quelle citate sopra) e "dieta" come "mezzo per sentirsi più belle": le prime due definizioni vanno assolutamente bene perché mediche, è l'ultima - quella sociale - che non va bene ed è quella che la body positivity vuole eliminare dalla sottocultura condizionante della società.
La body positivity vuole eliminare il concetto di dieta come chiave del paradiso estetico, perché non esiste un paradiso estetico se non quello di ACCETTARE SE STESSI QUALSIASI FORMA SI ABBIA. Tutto parte dalla consapevolezza che ognuno ha di sé, dal rapporto che ciascuno instaura con il proprio corpo come espressione della propria personalità.
Quando si sente dire "body positive", spesso viene in mente l'immagine di quelle modelle grasse o come alcune si preferiscono definire, le modelle "curvy", termine che va di gran moda ma che a me fa ridere e che quindi, seppur da attivista della body positive, rigetto nella maniera più assoluta.
Ciò che molti vogliono definire con "curvy", sono le persone che hanno la forma corporea "a clessidra", ma dato che una ragazza può avere, indipendentemente dal fatto se magra o grassa, può avere la forma a clessidra, quindi avere le curve fisiologiche del corpo più accentuate o meno, lo trovo un termine eccessivamente narcisistico.
E indovinate cosa?! Essenzialmente la parola "curvy" non significa niente, è solo un vezzeggiativo per non affrontare la questione col proprio corpo, infatti il titolo di questo post era per trarvi in inganno, perché non è mia assoluta intenzione promuovere "l'orgoglio curvy", ma piuttosto "l'orgoglio per il PROPRIO corpo" in cui non rientrano i ragionamenti di chi tipicamente parla di "curvy", che sono atteggiamenti di "concessione sociale" con gli altri e un "compromesso codardo" con se stessi riguardo la vera immagine del proprio corpo: troverete infatti persone essenzialmente magre che però per non essere dette dietro che "non hanno curve", si definiscono curvy per le normali forme curvate del corpo femminile quali il seno o i fianchi, e persone essenzialmente grasse che però per non sentirsi derise si definiscono "curvy" per dire che in realtà sono magre. La body positivity è un modo per riappropriasi del termine "grasso" come stato fisico e no come un insulto o un motivo di derisione pertanto, si promulga per denunciare tutte le occasioni in cui sussiste il pregiudizio sull’impossibilità di fare qualcosa “perché sei ciccione”.
Allo stesso modo, COME CERCA DI PROMULGARE DAVVERO LA BODY POSITIVE, la "forma perfetta" non esiste perché anche se si può avere lo stesso peso (scientificamente si parla di massa corporea), NESSUNO avrà mai la stessa identica conformazione e soprattutto, come vi ho già detto nello scorso post, la body positive non è solo una questione di peso perché riprende TUTTA LA PERCEZIONE CORPOREA.
Il punto della body positive è quello che non c'è nulla da invidiare nel corpo delle altre persone, quanto quello invece di attuare una solidarietà comune perché in un mondo più felice, in un mondo in cui OGNUNO accetta la PROPRIA condizione, non si dovrebbero nemmeno fare tutti questi sforzi davanti allo specchio o sopra una bilancia.

"Ogni corpo è degno di essere amato."

Per finire, vi posto l'immagine e la descrizione del feed di una ragazza che stimo (con tanto di traduzione annessa), che porta avanti con coraggio e costanza questa battaglia, il cui feed racchiude un po' il senso del mio post:
"LE PERSONE GRASSE CHE AMANO SE STESSE NON PROMUOVONO L'OBESITÀ.
LE PERSONE GRASSE MERITANO DI FARE DEL LORO CORPO LA PROPRIA CASA E AMARE OGNI CENTIMETRO DI SE STESSE.
LE PERSONE GRASSE MERITANO DI ESISTERE SENZA IL VOSTRO ODIO OGNI VOLTA CHE ESPRIMONO SE STESSE."




" "PERCHÉ STAI PROMUOVENDO L'OBESITÀ?" - fammi rispondere velocemente.
"Promuovere" significa "incoraggiate attivamente" o "incoraggiare il processo di" qualcosa. Durante i miei 3 anni nella community del body positive, non ho mai conosciuto una persona grassa il cui messaggio era "CIAO A TUTTI! IL SEGRETO DELL'AMORE PER SE STESSI È AVERE UN CORPO COME IL MIO! NON SEI ABBASTANZA GRASSO? INGRASSA! IO VI INCORAGGIO ATTIVAMENTE TUTTI A DIVENTARE PIÙ GRASSI COSÌ POTRETE ESSERE ANCHE BELLISSIMI!". Sapete perché? Questa non è body positivity, positività del corpo.
L'idea che un singolo tipo di corporatura è la chiave della felicità è esattamente ciò che la body positivity sta cercando di distruggere.

Ho, invece, incontrato CENTINAIA di persone grasse il cui messaggio era che ogni singola persona merita l'amore per se stessa, essere accettata nel corpo che ha, ed essere abbastanza preziosa, non importa la taglia che hanno.

L'unica cosa che dovrebbe essere visibile e PROMOSSA, nel corpo che la nostra società tanto demonizza, è la felicità, l'accettazione di se stessi, e il diritto di esistere nel mondo come si è. Le persone grasse che amano se stesse non promuovono l'obesità. Promuovono l'idea che si può vivere senza vergogna per la propria taglia, e smantellando la grassofobica idea che il valore umano può essere misurato in kilogrammi.

Volete parlare riguardo un tipo di corporatura CHE la nostra cultura attualmente promuove e attivamente incoraggia come la chiave della felicità e della bellezza?
Guardatevi intorno. Perché è sicuro come la morte che non è la grassezza."

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